Trasformare i limiti e Valorizzare l’unicità con la Biodanza

Trasformare i limiti e Valorizzare l’unicità con la Biodanza

Un gruppo di persone con disabilità del Centro Socio Riabilitativo Diurno Fossetta di Sassuolo e gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo Statale F. Ruini di Sassuolo sono i protagonisti del progetto di integrazione sociale con la Biodanza.

Ogni martedì mattina la palestra della scuola media diventa uno spazio di integrazione sociale dove allenare il senso di appartenenza, l’ascolto sensibile, il confronto, l’espressione delle emozioni, il saper essere, l’essere comunità.

L’ingrediente “segreto” per tutto questo è la Biodanza.

Ritrovarsi insieme, in cerchio, presi per mano, guardarsi per trovare un ritmo comune, camminare sincronizzati nella musica, esprimersi attraverso il corpo con gesti di apertura e fiducia, sono alcune delle pratiche motorie proposte dalla Biodanza e che il Centro Diurno porta nelle classi della prima e seconda media.

Queste pratiche costituiscono un’opportunità di apprendimento emotivo, rispetto e valorizzazione dell’unicità e della singolarità della persona, al di là di ogni limite fisico.

I giochi ritmici, la flessibilità, la coordinazione, l’impeto vitale, l’equilibrio, il controllo intenzionale dei movimenti, l’autoregolazione, sono gli strumenti offerti dal sistema Biodanza che consentono alle persone di specchiarsi l’una nell’altra e così percepirsi in una comunità accogliente e integrata. La diversità diventa un valore portatore di originalità e di iniziativa personale, di scoperta di talenti e di qualità prima insospettabili.

Gli esercizi motori della Biodanza attivano l’empatia, il riconoscerci nella reciprocità. La musica e il ritmo sostengono queste sensazioni perché connettono umanamente, in modo trasversale e al di là dei limiti fisici, le differenze culturali e anagrafiche. Ogni partecipante si sente, così, parte integrante di questa comunità.

Gli obiettivi di integrazione e di appartenenza, l’espressione dei propri talenti, l’attivazione della creatività e delle possibilità espressive sono intenti che si attuano in ogni incontro di Biodanza.

L’incontro dei due gruppi amplifica la portata del valore umano e del potenziale educativo perché i giovani studenti imparano a relazionarsi con la diversità attraverso un linguaggio non verbale, con una comunicazione affettivo-motoria che abbraccia le fragilità, i limiti e le potenzialità in un modo molto naturale.

Dopo due anni di esperienza di questo progetto di integrazione sociale-educativo ci sentiamo portatori di nuove possibilità e di divulgazione di un’esperienza che abbraccia le complessità sociali e relazionali che oggi coinvolgono tutta la comunità, i servizi alla persona, la scuola, le istituzioni del territorio e le singole persone che intrecciano e integrano il loro operato professionale.

È stato possibile realizzare il progetto grazie a:

  • Patrizia Giovanardi, professoressa e coordinatrice progetti della scuola statale Ruini
  • Tutte le insegnanti coinvolte nella attività condivisa
  • Tutte le studentesse e studenti delle prime e seconde classi della scuola media
  • L’Istituto comprensivo 3 sud Sassuolo Scuola secondaria di 1°grado F. Ruini
  • Editing: Simona Malta

Centro Fossetta

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