Momenti da ricordare…per non dimenticare!

Momenti da ricordare…per non dimenticare!

Gli ospiti della CRA “O.Focherini e M.Marchesi” hanno espresso la volontà di non lasciare inosservata la Giornata della Memoria e di dare voce ai loro racconti perché consapevoli di essere l’ ultima generazione attiva dei ricordi dell’ epoca… “Una volta che non ci saremo più, questi saranno ricordi di ricordi…”

Per questo motivo sono iniziate telefonate al Comune di Carpi, alla Fondazione Campo di Fossoli, all’ Ufficio turismo di Carpi. Ci hanno proposto iniziative su iniziative: dall’avere il Museo del Deportato tutto per noi con una guida, ai posti riservati al teatro di Carpi per ascoltare il concerto de “ Il Violino della SHOAH”…

La visita al museo è stata “Triste ma Educativa”, ha riaffiorato ricordi dolorosi per qualcuno e momenti di vita vissuti per altri:  “c’è chi ricorda di aver visto per la prima volta una palla ovale volare nei campi attorno al filo spinato che circondava il Campo di concentramento di Fossoli, (erano i soldati americani che giocavano a Rugby!)”, chi ricorda il treno che portava via tante persone che poi non tornavano più, e chi, fortunatamente,  ha visto partire con lo stesso treno qualcuno di caro e, dopo molto tempo, lo ha visto tornare a piedi….

Andare a teatro è stato invece molto emozionante per una serie di motivi:  uscire con abito da sera, attraversare la piazza di Carpi di notte, vuota e completamente illuminata, ha suscitato negli ospiti un’esplosione di emozioni positive e di gioia… I nostri anziani vivono costantemente questa miscela di emozioni belle accompagnate sempre da una vena malinconica legata al fatto che il tempo inesorabilmente passa, va avanti sempre e comunque e che purtroppo certi momenti non tornano più … C’ è chi non ricorda che giorno è oggi,  ma che sa perfettamente riconoscere l’ insegna del bar che frequentava il suo papà ogni sera, ricorda l’ odore del fumo delle sigarette che si fumavano attorno al tavolo dove giocavano a carte; chi non ha idea di che cosa ha mangiato a pranzo ma che non ha nessun dubbio nel riconoscere il portone della casa dove è nato…

E poi che dire dell’ingresso a teatro… poltrone in velluto rosso, decorazioni dorate, la platea piena di gente, il rumore dei passi sul legno del palco e il suono parlante del violino, con questo potere di straziare l’animo e dare forza, a seconda di come ne accarezzi le corde…Ha commosso tutti! Vederli alzare gli occhi al soffitto per osservare con quello sguardo innocente e vivo è stato un regalo per noi spettatori, che scegliamo anche in questo modo di prenderci cura di loro….

CRA Focherini e Marchesi

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